PSICOLOGIA: LA "BANALITÀ DEL MALE" NELLA TEORIA DI MILGRAM

LA "BANALITÀ DEL MALE" NELLA TEORIA DI MILGRAM 


LA RIFLESSIONE SUL NAZISMO:

- 1961: a Gerusalemme, si svolse il processo di Adolf Eichmann (=accusato di crimini contro gli ebrei)

- Hanna Arendt → segue il dibattito in aula e scrive le sue riflessioni in un testo "la banalità del male"

         ↓                       

il male incarnato da Eichmann è BANALE, in 

quanto egli non è un mostro assetato di sangue, ma 

un grigio burocrate che ha prestato i suoi servizi a un regime criminale 


L'ESPERIMENTO SULL'OBBEDIENZA ALL'AUTORITÀ:

- STANLEY MILGRAM: avvia i suoi esperimenti sull'obbedienza

all'autorità (=spiegare i meccanismi psicologici del 

comportamento dei criminali nazisti)

   ↪ mostra come anche una persona "normale" può arrivare a 
  
         compiere azioni crudeli spinti dall'influenza del 

                           CONTESTO SOCIALE 

- "obbedienza all'autorità" → molti dei crimini più atroci sono 

                                                 stati compiuti sotto spinta 

                                                 dell'obbedienza a un'autorità

- ESPERIMENTO → partecipanti dell'esperimento vengono divisi in insegnanti e allievi, dove gli 

                                    allievi devono imparare una lista di associazioni verbali e se sbagliano 

                                    l'insegnante  deve punirli con una scossa elettrica 


....LA MANCATA RIBELLIONE E LA SOTTOMISSIONE:

- obiettivo Milgram → vedere fino a che punto i soggetti vanno avanti con l'esperimento e quando si 

                                      ribellano 

- conclusioni: anche gente normale, che svolge il suo lavoro e che non è motivata da nessuna 

                       aggressività, può rendersi COMPLICE di un processo di distruzione (=maggior parte di 

                       loro non hanno le risorse per opporsi all'autorità, anche se consapevoli della cattiveria)




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