SOCIOLOGIA: IL RUOLO DELLA DONNA

 IL RUOLO DELLA DONNA 

L’IDEALE DELLA DONNA CASALINGA:

- nel corso del processo d’industrializzazione, si è fatta strada l’idea che la donna dovesse rivestire un ruolo MARGINALE nei processi produttivi e che fosse naturale attribuire a loro un minore riconoscimento economico 

- gli economisti classici elaborano la TEORIA DEL DOPPIO SALARIO: gli uomini vengono retribuiti per mantenere la famiglia, le donne, invece, essendo mantenute dai mariti, vengono retribuite solo per la loro sopravvivenza personale 

- al tempo stesso, la DONNA LAVORATRICE, divenne un problema SOCIALE da risolvere, poiché le due condizioni della femminilità (sinonimo di DEBOLEZZA e MATERNITÀ) e del lavoro industriale (basato sulla fatica) sono considerate

INCONCILIABILI 


IL NOVECENTO: 

- nella prima metà del 900 i ruoli lavorativi delle donne si ampliano: l’aumento della presenza delle donne nelle fabbriche è reso possibile dall’introduzione del lavoro a catena.

- la presenza femminile aumenta anche nei LAVORI IMPIEGATIZI (banche, assicurazioni), dove però hanno ruoli subordinati, poiché i ruoli DIRIGENZIALI sono occupati dagli uomini 

- nuove figure professionali tipicamente femminili  (infermiera, insegnante) → ribadiscono l’idea che le donne abbiano più AFFINITÀ con le occupazioni ASSISTENZIALI ed EDUCATIVE 


LA LENTA EMANCIPAZIONE FEMMINILE:

- dopo la Seconda guerra mondiale, aumenta il tasso di attività delle donne: sempre più donne cominciano a lavorare, ma la MATERNITÀ si dimostra sempre un OSTACOLO

- a partire dagli anni 70 si registrano cambiamenti significativi. Nonostante questo però, continuano a sussistere parecchie disuguaglianze come la differenza fra i salari maschili e quelli femminili



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