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Visualizzazione dei post da aprile, 2024

PEDAGOGIA: LA PEDAGOGIA POSITIVISTA IN ITALIA

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  LA PEDAGOGIA POSITIVISTA IN ITALIA  GLI ESITI DELL’AFFERMARSI DELLA CULTURA POSITIVISTA POSITIVISMO E LOTTA ALL’IGNORANZA: - cultura positivista in Italia arrivò tardi; poiché sappiamo che fino all’Unità in Italia dominò la cultura risorgimentale, segnata da una forte tradizione classica e con uno spirito di matrice cattolico-liberale  - rallentare lo sviluppo del positivismo in Italia furono due fattori:  mancanza sviluppo industriale  prevalenza di un positivismo DOGMATICO incentrato su una visione totalitaria e scientista della razionalità positiva che vedeva l’uomo come un semplice fenomeno della natura  - durante la stagione positivistica, l’Italia cercò di modernizzare lo Stato unitario, di allinearlo culturalmente, e di essere più innovativi nei diversi campi del sapere - i risultati delle scienze sperimentali furono utilizzati per combattere PREGIUDIZI e IGNORANZA , per migliorare le condizioni di vita e per creare una CONVIVENZA DISCIPLINATA → scopo: raggiungere la massima

PEDAGOGIA: EDUCAZIONE TRA ESPERIENZA E DEMOCRAZIA

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  JOHN DEWEY: L’EDUCAZIONE TRA ESPERIENZA E DEMOCRAZIA UNA SISTEMAZIONE TEORICA DELLA NUOVA CONCEZIONE DELL’INFANZIA: - il cambiamento che si stava vivendo fu paragonato alla RIVOLUZIONE COPERNICANA → con la nuova educazione si stava verificando uno spostamento del nucleo attorno al quale ruotano le pratiche educative: DAL MAESTRO al FANCIULLO - il fanciullo è diventato il Sole, è il centro, attorno ad esso si devono organizzare gli strumenti dell’educazione  - John Dewey → sarà il primo a esplorare queste nuove pratiche di insegnamento  VITA E OPERE:  - nasce il 20 ottobre 1859 in Vermont, studiò a Baltimora, dove il suo insegnante fu Stanley che lo orientò verso gli studi psicologici - 1894: cominciò ad insegnare all’Università di Chicago, dove nel 1896 fondò, insieme alla moglie, una scuola infantile ed elementare, considerato un vero e proprio laboratorio di psicologia e pedagogia sperimentali - 1905: lascia Chicago e si trasferì alla Columbia University (New York); ed è proprio

PEDAGOGIA: LA SCUOLA ATTIVA

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    LA SCUOLA ATTIVA: L’ESPERIENZA DI  JOHN DEWEY NEGLI STATI UNITI  LE AVANGUARDIE DELLA NUOVA PEDAGOGIA UNA FORMAZIONE ADEGUATA AI TEMPI MODERNI: - inizio del 900 → GRANDE DIBATTITO per stabilire se la tradizione classica fosse ancora in grado di soddisfare le esigenze dei cambiamenti sociali del tempo oppure se fosse necessario fornire ai giovani una formazione adeguata alle esigenze dei tempi moderni: studio più approfondito delle lingue moderne, maggiore spazio agli apprendimenti scientifici e al lavoro manuale, diffusione delle pratiche ginniche e sportive  LA NUOVA PEDAGOGIA E I COLLEGI-CONVITTI: - collegi-convitti: istituzione scolastica più diffusa; essi erano ritenuti molto adatti alla FORMAZIONE dei giovani - esso era concepito come una sorta di seminario laico nel quale si univano studio severo e rigoroso disciplina - fu proprio qui dentro che si manifestarono le prime avanguardie della pedagogia → furono avviate le SCUOLE NUOVE = queste iniziative venivano intraprese da

SOCIOLOGIA: L'INDIVIDUALIZZAZIONE

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  L’INDIVIDUALIZZAZIONE  LE CERCHIE SOCIALI: - la comunità (famiglia, villaggio, clan) dà al soggetto i principali punti di riferimento nella vita o come comportarsi - con una collettività di tipo societario, questa funzione di guida viene meno e l’INDIVIDUO è costretto a pensare a se stesso, a scegliere da solo il proprio DESTINO → processo di INDIVIDUALIZZAZIONE  - per rappresentare questo processo, Georg Simmel, ha utilizzato il concetto di CERCHIA SOCIALE (=insieme di persone che hanno rapporti di vario genere, basati sull’affetto, l’interesse ecc) - questo disegno rappresenta la disposizione delle cerchie sociali all’interno di una comunità  - il disegno mostra come ogni cerchia sociale è compresa nella cerchia più ampia di cui fa parte - l’INDIVIDUO è totalmente integrato in ciascuna delle sfere a cui appartiene  LE CARATTERISTICHE DELL’INDIVIDUALIZZAZIONE: - una volta finite le superiori, un ragazzo deve pensare se lavorare o andare all’università. Siamo abituati a pensare che